Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia iniziata il 24 febbraio, tanti sono stati gli analisti che prospettavano l’utilizzo di attacchi informatici per un’invasione su larga scala. Ad oggi, gli attacchi informatici sono stati limitati e mirati, ma sottovalutare il rischio a cui le aziende sono esposte potrebbe essere un errore. Già in passato la Russia ha mostrato più volte le sue capacità in ambito informatico e piccoli e grandi attacchi potrebbero ancora avvenire nel breve o medio periodo.
A sottolineare il rischio che corrono le aziende insieme alle loro infrastrutture informatiche, è stata la stessa Casa Bianca, che ha rilasciato nelle ultime settimane una dichiarazione in cui suggerisce che la Russia potrebbe condurre attività informatiche dannose contro gli Stati Uniti. Nella stessa comunicazione, esorta quindi le aziende americane a rischio a rafforzare le proprie difese informatiche. A tenere alto il livello di attenzione contribuisce anche il fatto che molti hacker si siano uniti per sostenere la causa russa. Non si tratta però solamente di hacker disorganizzati e decentralizzati: attacchi informatici potrebbero arrivare anche da organizzazioni coese sostenute dal governo russo, ma anche cinese, come suggerito recentemente dal ministero della Difesa di Kiev. Per questo, indipendentemente dalla quantità di attacchi finora avvenuti, l’allerta rimane alta e le aziende occidentali rimangono esposte a rischi.
Tante sono le vie che potrebbero utilizzare hacker e organizzazioni per indebolire l’infrastruttura informatica delle aziende, ma una via particolarmente vulnerabile rimangono le credenziali compromesse dei dipendenti che ricoprono ruoli chiave all’interno di un’organizzazione. Se tali attacchi andassero a buon fine, non solo le aziende sarebbero messe in grande difficoltà, ma correrebbero alcuni pericoli in particolare. Gli hacker avrebbero accesso illimitato ai sistemi aziendali e potrebbero attaccare l’infrastruttura interna o quella basata su cloud, portandola offline in breve tempo. Non solo: a rischio sarebbero posti anche dati aziendali sensibili, che potrebbero essere diffusi in rete. Le conseguenze non toccherebbero solamente l’immagine dell’azienda, ma potrebbero esserci anche ripercussioni legali, anche con il Garante della privacy per violazioni del GDPR.
Se quindi i rischi a cui le aziende sono esposte rimangono, è possibile implementare quattro soluzioni, che permettono di arginare i pericoli, rafforzando la sicurezza dell’infrastruttura informatica aziendale.
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